Nella vita, spesso ci chiediamo se sia possibile realizzare i nostri sogni, ma per rispondere a questa domanda dobbiamo prima esplorare due significati del termine “sogno.” Da un lato, ci sono i sogni onirici, quegli enigmatici viaggi notturni nella mente. Dall’altro, ci sono i sogni come desideri, le aspirazioni che ci spingono verso obiettivi nel mondo reale.
Realizzare i nostri desideri è una meta comune, ma il percorso verso il successo richiede adattabilità, determinazione e la capacità di identificare i desideri realizzabili da adulti. Significa anche essere disposti ad affrontare le sfide che inevitabilmente si presentano lungo la strada.
A volte, però, per realizzare i nostri sogni dobbiamo essere pronti a sfidare anche i principi morali che potrebbero ostacolarci. Questo può significare abbandonare alcuni desideri infantili che entrano in conflitto con le priorità della vita adulta. A volte scopriamo che quei desideri abbandonati non erano così importanti come pensavamo.
Ma cosa possiamo fare per dare una direzione ai nostri sogni onirici, quei viaggi imprevedibili nell’inconscio? I sogni onirici, sebbene provengano dall’inconscio, possono essere guidati e addirittura prodotti attraverso l’esercizio della volontà. Tuttavia, sono potenti motori emotivi che influenzano il nostro pensiero, a volte in modo positivo, altre in modo negativo. Pertanto, vengono utilizzati a fini terapeutici per favorire l’autocoscienza.
La meditazione buddhista offre un approccio affine a questo processo di autocoscienza. Si colloca in uno spazio tra conscio e inconscio, in uno stato mentale speciale in cui è possibile osservarsi consapevolmente. In questo spazio intermedio, è possibile influenzare lo stato dei sogni e indirizzare le emozioni verso la risoluzione dei conflitti interiori.
Ma come iniziare a gestire i propri sogni? Il primo passo è scrivere i sogni. I sogni vanno annotati appena ci svegliamo, quando siamo ancora in uno stato di dormiveglia. Dopo circa un mese di pratica, si acquisisce la capacità di ricordare meglio i sogni al risveglio e di descriverli con precisione. Questo è il punto di partenza per la gestione dei sogni.
Una volta acquisita la padronanza del ricordo, si può procedere con il secondo passo, l’interpretazione dei sogni. Questa fase è cruciale perché permette di superare l’emozione vissuta nel sogno e comprendere il significato profondo delle emozioni. Da dove proviene l’emozione? Quali parti di noi rappresenta? L’interpretazione non è un gioco, ma con pratica e competenza, è possibile analizzare i contenuti dei sogni per trarre insegnamenti preziosi.
I sogni sono una rappresentazione teatrale del nostro io e ci parlano delle nostre emozioni che richiedono accoglienza e comprensione. Sono strumenti di esplorazione delle paure, dei desideri e delle intuizioni. Attraverso la gestione consapevole dei sogni, possiamo imparare ad accogliere e utilizzare queste emozioni come strumenti per la crescita personale e il raggiungimento dei nostri obiettivi.
La gestione dei sogni è un percorso che richiede impegno e pratica costante, ma può portare a una maggiore consapevolezza di sé stessi e alla realizzazione dei desideri autentici. È un viaggio verso la comprensione dei nostri pensieri più profondi e delle emozioni nascoste, aprendo le porte a un’autentica crescita personale.
Quindi, è possibile realizzare i sogni nella vita reale? La risposta può essere sì, a condizione che si inizi esplorando l’inconscio e affrontando i sogni con consapevolezza.
Gianpiero Brusasco, professionista con abilità di Counseling

Elenco dei concetti chiave:
- Realizzazione dei sogni nella vita reale.
- Diversi significati del termine “sogno”: sogni onirici e sogni desideri.
- Adattarsi alla realtà e scoprire i desideri realizzabili.
- Affrontare le sfide necessarie per realizzare i desideri.
- Possibilità di andare contro i principi morali per raggiungere gli obiettivi.
- Abbandonare desideri infantili meno importanti.
- Guidare i sogni onirici attraverso l’esercizio della volontà.
- Sogni onirici come motore emotivo.
- Influenza dei sogni sul pensiero e utilizzo terapeutico per l’autocoscienza.
- Affinità tra meditazione buddhista e autocoscienza dei sogni.
- Spazio intermedio di auto-osservazione cosciente per dirigere lo stato del sogno.
- Risoluzione dei conflitti interiori tra conscio e inconscio.
- Scrittura dei sogni come primo passo per la gestione.
- Importanza della registrazione immediata dei sogni appena svegli.
- Acquisizione dell’abilità di ricordare e riportare con precisione i sogni.
- Interpretazione dei sogni per comprendere il significato profondo delle emozioni.
- Origine e rappresentazione delle emozioni nel sogno.
- Utilizzo dei sogni come strumenti di protezione, esplorazione delle paure, desideri e intuizioni.
- Mancata integrazione di alcune emozioni nell’io conscio.
- Importanza di accogliere consapevolmente le emozioni attraverso la gestione dei sogni.
- Impegno e pratica costante nella gestione dei sogni per una maggiore consapevolezza di sé e il raggiungimento dei desideri autentici.
- Viaggio verso la comprensione dei pensieri profondi e delle emozioni nascoste.
- Crescita personale attraverso la gestione consapevole dei sogni
